Dopo 20 giorni di blocco imposto da Fincantieri al cantiere Isolfin di Porto Marghera, con 120 lavoratori lasciati a casa senza stipendio e senza lavoro, nella giornata di oggi i primi 40 lavoratori sono tornati all’interno di Fincantieri per riprendere il proprio lavoro.
Questo grandissimo risultato è stato possibile grazie all’importantissimo accordo raggiunto a seguito di 20 giorni di lotta dei lavoratori, guidati e rappresentati dalle 3 categorie della CGIL di Venezia (FILCTEM, FIOM, NIDIL).
La vertenza è iniziata diversi anni fa, tra le difficoltà nei rapporti commerciali tra Fincantieri ed Isolfin, rapporti che dapprima creavano continui ritardi nei rinnovi dei contratti dei lavoratori legati all’agenzia Humangest, che poi sono sfociati nella decisione da parte di Fincantieri di bloccare, da un giorno all’altro, senza preavviso, l’appalto ad Isolfin lasciando così senza lavoro e senza salario 120 lavoratori.
Molte sono state le iniziative organizzate dalla Cgil con l’appoggio unanime di tutti i lavoratori: manifestazioni, articoli sui quotidiani e incontri istituzionali organizzati per trovare una soluzione al pesantissimo problema di questi lavoratori. Negli ultimi giorni le trattative sono state serrate e l’individuazione della nuova società (S.A.I.T. SPA) scelta in sostituzione dell’uscente Isolfin, ha portato alla definizione di un accordo tra le parti per la rioccupazione totale dei lavoratori e il mantenimento delle condizioni economiche e normative già in essere, garantendo a tutti i lavoratori ex Isolfin un contratto a tempo indeterminato, rinnovando gli accordi con Humangest e Berok a tutela dell’occupazione.
La rioccupazione odierna di questi primi lavoratori è un passo importantissimo al quale seguiranno, entro il 10 ottobre, le ulteriori assunzioni della parte restante dei lavoratori ex Isolfin e, ancora più importanti, sono le condizioni lavorative che sono state definite nello stesso accordo, le quali garantiscono a queste persone una corretta retribuzione, l'adesione al CCNL di riferimento e il riconoscimetno della loro anzianità di servizio.
"Come Sindacato, riteniamo questo passaggio fondamentale perché crea i presupposti per costruire una stabilità nel cantiere per tutti i lavoratori che da troppo tempo vivono una situazione di incertezza. Insisteremo perché gli stipendi avanzati dai lavoratori vengano pagati nei tempi più celeri possibili, sollecitando Fincantieri a farsene carico dove di sua competenza e ad insistere con la ditta di subappalto Berok affinché sistemi quanto spetta ad ogni lavoratore." hanno dichiarato Davide Stoppa della Filctem Cgil Venezia, Fabio Furlan della Fiom Cgil Venezia e Gianfranco Rizzetto del Nidil Cgil Venezia