Si è completato la scorsa settimana, negli uffici della Direzione Territoriale del Lavoro, il percorso di umiliazione per gli ex lavoratori somministrati della PR Industrial che per essere assunti hanno dovuto firmare un accordo individuale di rinuncia a tutta la contrattazione aziendale del passato e a quella attualmente in vigore; in sede aziendale era stata fatta firmare loro anche la rinuncia a qualsiasi contrattazione collettiva futura, ma in sede DTL, almeno quella, è stata cancellata perché ritenuta illegittima.
Inizia così la nota stampa diffusa dalla Fiom-Cgil di Siena.
“I contenuti della conciliazione non fanno altro che confermare, qualora ce ne fosse stato bisogno, - sottolinea il Segretario Generale della FIOM Massimo Onori - che la decisione aziendale di procedere verso questa strada non è affatto una questione economica, ma solo l'imposizione di un principio. Perché far rinunciare quei lavoratori non solo al premio di risultato in termini di soldi, ma anche a tutta quanta la parte normativa degli accordi sindacali, significa voler rimarcare che in azienda devono esserci lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. E l'obiettivo finale, come più volte da noi denunciato, è solo quello di arrivare a togliere la contrattazione integrativa a tutti i lavoratori”.
“Per un'azienda importante come la PR Industrial guidata dal Vice Presidente degli Industriali, - prosegue il sindacalista - compiere un atto dai risvolti politici gravi come quello di non rispettare un accordo sindacale sottoscritto, raggirandolo tramite intese individuali, è un chiaro segnale di rottura delle relazioni sindacali. A tal proposito gradiremmo conoscere la posizione della Confindustria Toscana Sud, con la quale in tutto il territorio, con la serietà che ci contraddistingue, da anni firmiamo e rispettiamo gli accordi”.
“Di tutto ciò - conclude Onori - e delle conseguenze che tale decisione potrebbe provocare, è stato informato anche il Sindaco del Comune di Casole d'Elsa, perché è corretto che ognuno si assuma la responsabilità di ciò che è accaduto”.
Fiom-Cgil Siena
Casole d'Elsa (SI), 30.06.2016