Si è svolto questa mattina (13 novembre) un nuovo presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della Oreste Pardini srl di Camaiore, davanti ai cancelli della storica azienda di lavorazione dell’alluminio, nata nel lontano 1922. Da oggi i lavoratori sono in cassa integrazione a zero ore, malgrado il settore di riferimento non sia in crisi e nonostante l'elevata professionalità acquisita.
Un grande sentimento d’indignazione pervade i dipendenti, le loro famiglie e il sindacato, nei confronti di una proprietà che condanna l’azienda alla chiusura e ventidue dipendenti alla perdita del posto di lavoro, preferendo vendere i macchinari piuttosto che prendere in considerazione l’offerta della Elexos spa (Gruppo Cima) che avrebbe mantenuto l’attività e l’occupazione.
“La Fiom Cgil ribadisce il giudizio negativo su un’operazione che riteniamo sbagliata e ingiusta – è il commento di Nicola Riva della Fiom Versilia – non solo per i lavoratori ma anche per la comunità camaiorese tutta che in questo modo, salvo colpi di scena sempre più improbabili, perde uno dei suoi punti di riferimento industriali e lavorativi”.
“Ancora non riusciamo a comprendere la volontà di non accogliere la proposta di Elexos – continua Riva – perché ci risulta che questa abbia offerto alla famiglia Pardini, anche più di quanto inizialmente era stato stabilito, pur di continuare a produrre nello stabilimento di via Sterpi a Camaiore. Inoltre Elexos si sarebbe fatta carico anche di eventuali contenziosi”.
“Auspichiamo ancora un ripensamento, pronti a fare la nostra parte fino in fondo, fermo restando che la responsabilità di quest’assurda chiusura aziendale è tutta nelle mani della proprietà”, conclude Riva.
La Fiom Cgil e i lavoratori, in questi mesi di trattative, hanno trovato un interlocutore nell’amministrazione comunale di Camaiore che ha partecipato ad alcuni incontri istituzionali, volti a scongiurare questo epilogo. Non da ultimo, lunedì scorso, quando della vicenda della O. Pardini si è interessata la Regione Toscana, nella persona dell’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini con il quale, il Comune e il sindacato, hanno discusso anche della possibilità di una delocalizzazione dell’azienda in un’area artigianale diversa da quella di via Sterpi.
Questa mattina il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto e l’assessore al lavoro Andrea Carrara hanno raggiunto i lavoratori al presidio, per esprimere la solidarietà dell’amministrazione comunale nei confronti dei propri concittadini in questo momento difficile e per riaffermare che non è all’ordine del giorno un cambio di destinazione d’uso dell’area.
Una posizione che il sindacato ritiene di grande rilievo e che è la sola adatta a garantire almeno la possibilità di recuperare i posti di lavoro e uno sviluppo industriale nell’area nei prossimi anni.
La mobilitazione sindacale continuerà anche nelle prossime settimane.