L'assemblea dei lavoratori del Polo nautico di Viareggio con le Rsu aziendali svoltasi il 31 marzo, “ritiene non più rinviabile il confronto con la direzione delle imprese socie sulla situazione occupazionale". Gli ammortizzatori sociali si stanno esaurendo (scadono a fine maggio) e nelle aree della Polo nautico, nonostante l'interesse già dimostrato da alcuni imprenditori ad avviare nuove lavorazioni, gli attuali “occupanti” continuano a impegnare spazi e capannoni ormai adibiti solo al rimessaggio di scafi senza proprietario.
Una situazione che mette a rischio il lavoro in quest'area produttiva strategica per il porto e per l'intera città e ne aggrava la situazione economica. Attualmente ci sono ancora oltre venti lavoratori in cassa integrazione mentre gli accordi sottoscritti prevedevano il pieno impiego di tutto il personale. Secondo Mauro Rossi, segretario Fiom-Cgil di Lucca, “la decisione dell'azienda Polo nautico di presentare ricorso contro il diniego dell'Autorità portuale all'istanza di frazionamento dell'area lascia quantomeno perplessi e increduli. Gli amministratori del Consorzio farebbero meglio a non perdere tempo con le carte bollate e a concentrarsi invece sui tanti e ben più gravi problemi che continuano a esistere in tale area. Primo fra tutti il fatto, inaccettabile, che alcuni capannoni risultano essere occupati e inutilizzati, mentre altre aziende hanno commesse in mano e non sanno come e dove realizzarle”.