Sirti, annunciati 833 esuberi a livello nazionale. Sciopero di due ore nella sede di Carini. Assemblea e sit-in ai cancelli dei 180 dipendenti. La Fiom: “Ci opporremmo con tutte le forze alla perdita anche di un solo posto di lavoro”.
La Sirti, azienda nazionale specializzata nella realizzazione e manutenzioni di grandi reti di telecomunicazione, annuncia l’apertura di un’imminente procedura di licenziamento collettivo a livello nazionale. E oggi nella sede palermitana, presso l'area industriale di Carini, sono scattate subito le prime due ore di sciopero, dalle 10, 30 alle 12,30. I lavoratori sono scesi in sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento, dove lavorano 180 persone.
Totale l'adesione alla protesta. All'assemblea di Fiom e Uilm, che ha proclamato stamattina lo sciopero, i sindacati hanno informato i dipendenti di Sirti delle gravi comunicazioni dell'azienda, che ha dichiarato 833 esuberi su un totale di 3692 addetti.
“Non vogliamo perdere nemmeno un posto di lavoro”, dicono Giuseppe Romano e Francesco Agnello, Rsu della Fiom alla Sirti. E dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti, segretari Fiom Cgil Palermo: “Ci opporremmo con tutte le forze. Chiediamo un intervento al governo e a tutte le istituzioni, regionali e locali, per la sospensione delle procedure e il mantenimento dei livelli occupazionali”.
La Sirti ha annunciato una procedura distribuita al Nord e al Sud, con il taglio di un quarto della forza lavoro in tutti i reparti. Una scelta collegata alle condizioni di mercato che hanno generato pesanti perdite finanziarie nell’ultimo biennio, scarsa marginalità e ulteriore frammentazione dei soggetti imprenditoriali concorrenti. Il piano di ristrutturazione e riorganizzazione “che scarica drammaticamente sui lavoratori di Sirti le conseguenze di un mercato delle Tlc senza governo, con scelte aziendali miopi e sbagliate” è stato rigettato dai sindacati a livello nazionale e sono state proclamate 4 ore di sciopero con assemblee sindacali da effettuarsi nelle date di oggi, domani e mercoledì nei vari siti con articolazione territoriale. Di fatto, si dà inizio alla proclamazione dello stato di agitazione del gruppo, con la sospensione di tutte le prestazioni straordinarie, delle flessibilità, delle reperibilità e dei tempi di viaggio, l’affissione delle insegne sindacali all’esterno dei perimetri aziendali e la diffusione della protesta promossa dal coordinamento sindacale nazionale.
I sindacati hanno chiesto una convocazione urgente da parte del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico “in modo che Sirti riferisca direttamente al governo le presunte ragioni di un così pesante piano di esuberi”.
FIOM CGIL PALERMO
Palermo 18 febbraio 2019