Galatina, 19 aprile 2019 – Una giornata di protesta e solidarietà per gli 84 dipendenti della Sirti. Il giorno dopo l’incontro al Ministero del Lavoro tra l’azienda, i tecnici del Governo e le parti sociali, i lavoratori del sito di Galatina si sono ritrovati ai cancelli del sito industriale per partecipare alle quattro ore di sciopero proclamate nell’ambito della Settimana della protesta. Un momento di riflessione sull’esito del tavolo ministeriale di ieri, ma anche per condividere ansie, paure e timori per il futuro durante la “frisata” organizzata dagli scioperanti insieme con la Fiom Cgil Lecce.
Sirti nei mesi scorsi ha annunciato un taglio al personale di 833 lavoratori su un totale di 3.692 dipendenti. Nel corso delle trattative l’azienda ha poi proposto di gestire gli esuberi attraverso uscite volontarie e incentivate, ricollocazioni interne e l'utilizzo dei contratti di solidarietà. Ciò non è stato sufficiente a raggiungere l’accordo con le parti sociali. Ieri un altro strappo: “L’incontro di ieri non ha soddisfatto la Fiom”, dice il Segretario Generale della Fiom Cgil Lecce, Annarita Morea. “Chiedevamo due cose: capire quali risorse sono messe a disposizione dei lavoratori che opteranno per l’incentivo all’esodo e per conoscere le percentuali di riduzione del contratto di solidarietà. Oggi il contratto di solidarietà pesa mediamente il 37 per cento del salario, con punte che superano il 50 per cento. Il Ministero del Lavoro ha preso atto della situazione e delle mancate risposte dell’azienda, che si è seduta al tavolo con l’intento di non raggiungere l’accordo. Ribadiamo le nostre richieste: la divisione Telecomunicazioni, la più interessata dagli esuberi, chiediamo di allargare il ricorso al contratto di solidarietà su tutti e 2.700 i lavoratori ma anche sui dipendenti delle altre divisioni. Proposta che non trova intoppi legislativi secondo il Ministero. Il 15 maggio scadono i termini per raggiungere l’accordo: non raggiungere l’intesa sarebbe un fallimento per il gruppo dirigenziale ma anche per il Governo”.
A livello territoriale insieme con Cgil ed Slc Cgil, la Fiom Cgil chiederà a breve al presidente della Provincia di istituire un Osservatorio di Settore con la partecipazione di parti datoriali, sindacali, enti interessati dai lavori di infrastrutturazione tecnologica, Spesal, Consorzi Asi e Ispettorato del Lavoro.