La Fiom-Cgil rende noto che oggi, lunedì 8aprile, Fca ha comunicato la sospensione delle attività lavorative nelle giornate del 10, 17 e 24 maggio 2019 con l’intervento della cassa integrazione con la motivazione della temporanea contrazione delle attività per 5.862 lavoratrici e lavoratori delle Strutture Centrali (5.094 sono impiegati), per i 538 lavoratrici e lavoratori dell’ente Purchasing e per i 71 lavoratrici e lavoratori di I-Fast Container Logistics. Comunicata la cassa integrazione anche per 504 lavoratrici e lavoratori di C.R.F. (il centro ricerche di Orbassano).
La sospensione riguarderà in totale 6975 persone.
Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom Cgil, e Gianni Mannori, responsabile per la Fiom Cgil delle Strutture Centrali Fca dell’aera torinese, dichiarano: «puntuale come un orologio svizzero arriva la comunicazione mensile di cassa integrazione per le aree tecniche, amministrative e logistiche di Fiat Chrysler a Torino. La situazione diventa ogni giorno più complicata. Le aree produttive lavorano con un unico turno e poche giornate al mese. Le aree di gestione, di progettazione e sviluppo vengono investite con frequenza mensile dalla temporanea contrazione delle attività lavorative.
Torinoe il Piemonte, hanno bisogno di mettere al centro dell’attenzione le prospettive del più importante settore industriale ancora esistente, quello dell’auto, tanto più alla luce della notizia che Fiat Chrysler pagherà alla Tesla centinaia di milioni di euro per far contare nella propria flotta i suoi veicoli, cercando di evitare in tal modo, le multe dell’Unione Europea sulle emissioni. Questo è un altro pessimo segnale che fa emergere plasticamente il forte ritardo che FCA ha sulla produzione di auto a basso impatto ambientale. Auto che però rappresentano il futuro e la prospettiva di sopravvivenza delle case automobilistiche nel mercato mondiale».
Ufficio stampa Fiom Cgil Torino