A fronte delle dichiarazioni dell'amministratore delegato di FCA Manley sulla possibile revisione del piano industriale per l'Italia Edi Lazzi, segretario provinciale della FIOM-CGIL e Ugo Bolognesi responsabile di Mirafiori per la FIOM-CGIL dichiarano: «Il piano industriale presentato da FCA era già insufficiente nella sua versione originale, se dovesse essere rivisto al ribasso e senza nessuna garanzia per i lavoratori la FIOM-CGIL deciderà le iniziative necessarie per palesare il proprio dissenso. L'ecobonus, che comunque dovrebbe essere ripensato, è usato strumentalmente dall'azienda per celare l'enorme ritardo che ha accumulato rispetto agli altri costruttori sulle motorizzazioni ibride e elettriche. Ecco perchè è necessario avere un piano industriale solido, che acceleri i tempi di uscita di nuovi modelli con nuove motorizzazioni in grado di essere pronti ad aggredire il mercato. Servono maggiori investimenti, molti di più di quelli che FCA intende spendere. A Torino siamo al disastro annunciato, gli stabilimenti CARROZZERIA E MASERATI sono fermi e tutti i settori di Mirafiori stanno facendo cassa integrazione. Anche le aziende dell’indotto iniziano ad avere problemi, Minacciare che il piano potrebbe essere rivisto al ribasso ci fa pensare che si stia pensando di disimpegnarsi dall'Italia utilizzando una vicenda che con l'industrializzazione non ha niente a che vedere. Ora il Governo faccia la sua parte, convochi un tavolo con la proprietà e le organizzazioni sindacali perché stiamo arrivando a un punto critico che potrebbe mettere in discussione la permanenza del settore automotive nel nostro paese».
Torino, 15 gennaio 2019 Ufficio stampa Fiom Cgil Torino