ancora e di nuovo cassa integrazione
La Fiom-Cgil rende noto che oggi, lunedì 14 gennaio, la direzione di Fca Italy s.p.a. Strutture centrali dell’area torinese ha comunicato la sospensione delle attività lavorative nelle giornate del 8, 15 e 22 febbraio 2019 con l’intervento della cassa integrazione con la motivazione della temporanea contrazione dell’attività lavorativa.
La sospensione riguarderà 6529 lavoratori, 791 operai e 5738 impiegati/quadri.
Nelle stesse giornate saranno collocati in cassa integrazione anche i 550 lavoratori di FCA Purchasing, il settore degli acquisti.
Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom Cgil, e Ugo Bolognesi, responsabile per la Fiom Cgil di Mirafiori, dichiarano: «La situazione delle attività lavorative alle Strutture centrali è oramai da troppo tempo preoccupante, l’azienda ha già più volte nel 2017 e nel 2018 utilizzato la cassa integrazione ordinaria per sospendere le attività.
Queste notizie si accompagnano a una situazione già molto critica in tutte le aree torinesi di Fca a partire dalle Carrozzerie e alla Maserati di Grugliasco.
L’assenza di un piano industriale adeguato, di nuovi progetti e investimenti efficaci, sta oramai coinvolgendo tutti i settori del processo produttivo a partire dalla “testa” che dovrebbe pianificare il futuro.
Il quadro che si prospetta oggi non è per nulla tranquillizzante, oltre agli ammortizzatori sociali nelle aree produttive, anche le aree di progettazione, sviluppo e acquisti vengono investite dall’insufficienza dei progetti per il futuro.
Abbiamo chiesto un incontro all’azienda e ci auguriamo che anche le istituzioni, a partire dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino, si attivino da subito riconvocando i consigli aperti alla presenza della proprietà. Una cosa è certa: solo maggiori investimenti e in tempi brevi possono dare prospettive alla FCA e a tutti i suoi lavoratori. Il tempo non è un fattore secondario. Chissà se le notizie di oggi riusciranno a scuotere un'opinione pubblica, innanzitutto torinese, molto “distratta” sulle prospettive del più importante settore industriale».
Ufficio stampa Fiom Cgil Torino