La Fiom-Cgil rende noto che oggi, martedì 18 luglio, i lavoratori della Comital di Volpiano, azienda che occupa 140 addetti (200 complessivi nel sito) e produce laminato di alluminio per l'industria farmaceutica e alimentare, hanno tenuto un'assemblea dopo che ieri, azienda e sindacati erano stati ricevuti in Regione.
Nel corso dell'incontro infatti l'amministratore delegato ha comunicato la sostituzione del direttore generale dell'azienda e, di conseguenza, l'annullamento di tutti i piani da lui intrapresi. Inoltre, ha spiegato come lo stabilimento di Volpiano abbia materiali da lavorare per ancora poche giornate e che l'azienda, nonostante il sito abbia commesse e mercato, non ha liquidità per far proseguire l'attività. Infine, ha chiarito che a settembre, per ripartire, servirebbero 5 milioni di euro che la proprietà non è disposta a investire ma che potrebbero esserci alcuni gruppi interessati all'acquisizione.
La Comital infatti è stata acquisita alla fine del 2014 dal gruppo francese Aedi, già proprietaria della Lamalù (50 addetti circa), azienda collegata che produce alluminio per la Comital, ma in questi due anni la gestione aziendale è stata fallimentare, portando lo stabilimento a uno stato di grandissima sofferenza e di sottoutilizzazione degli impianti e della capacità produttiva, con l'intervento della cassa integrazione.
La Regione ha nuovamente convocato l'azienda mercoledì 26 luglio.
Al termine dell'assemblea, i lavoratori, che da giorni presidiano l'azienda, hanno deciso, per senso di responsabilità, di continuare a lavorare le poche giornate che rimangono.
Ugo Bolognesi, responsabile della Comital per la Fiom-Cgil, dichiara: «Le perplessità sul futuro del sito sono quanto mai preoccupanti ed è grave che l'azienda non abbia uno straccio di piano industriale. Chiediamo alle istituzioni di proseguire l'impegno a trovare una soluzione perché sono a rischio 190 posti di lavoro oltre che un patrimonio industriale importante del territorio: è sconcertante il fatto che la Comital sia stata portata sull'orlo del baratro nonostante abbia tutte carte in regola per stare in campo».
Torino, 19 luglio 2017 Ufficio stampa Fiom Cgil Torino