La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, mercoledì 24 maggio, si è tenuto all'Unione Industriale di Torino l’ultimo incontro della fase sindacale della procedura avviata dalla Savio per il licenziamento di 82 lavoratori dello stabilimento di Chiusa San Michele.
Al termine dell’incontro va registrato che 12 lavoratori Savio andrebbero a sostituire altrettanti lavoratori della cooperativa esterna attualmente impiegati nel magazzino di Sant’Antonino; altri circa 10 lavoratori sarebbero ricollocati in un'altra azienda del gruppo o presso fornitori; alcuni lavoratori hanno volontariamente lasciato l’azienda in queste settimane. La Savio ha anche specificato quali potrebbero essere gli incentivi individuali a fronte dell'accettazione del licenziamento.
Le Rsu dello stabilimento e la Fiom-Cgil, pur prendendo atto della riduzione del numero di lavoratori interessati, hanno ribadito la propria indisponibilità ad accettare i licenziamenti.
Domenica 28 maggio si terrà una marcia solidale a sostegno della lotta contro i licenziamenti annunciati dall’azienda. La marcia partirà alle ore 18 dallo stabilimento Savio di Chiusa San Michele (SS 24) per raggiungere la rotonda della statale 25 e ritornare infine allo stabilimento. Alla marcia è attesa la partecipazione di lavoratrici e lavoratori delle aziende del territorio e di cittadini. Sono stati invitati sindaci e amministratori locali della Valle di Susa.
Marinella Baltera, responsabile della Savio segretaria della Fiom-Cgil di Torino, dichiara: «Si riduce il numero dei lavoratori che la Savio intende licenziare ma la situazione rimane grave: si tratta ora di trovare un percorso alternativo ai licenziamenti per tutti i lavoratori e non solo per una parte di essi. Proseguiranno le iniziative sindacali e istituzionali per scongiurare un ulteriore colpo alla realtà industriale e occupazionale del territorio, che riteniamo inaccettabile, a partire dalla marcia solidale di domenica a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori Savio impegnati in una complessa vertenza e per tenere viva la solidarietà delle istituzioni, dei cittadini e dei lavoratori della Valle di Susa, già espressa in queste settimane».
Ufficio stampa Fiom Cgil Torino