La Fiom-Cgil: «A quando un nuovo modello?»
La Fiom-Cgil rende noto che questa mattina, mercoledì 22 marzo, si è svolto un incontro tra Fca e Fiom-Cgil sui contratti di solidarietà in vigore alla Carrozzeria di Mirafiori dal 27 settembre del 2016, allo scopo di adeguarne i numeri come già avvenuto nel corso di questi mesi.
L'organico complessivo della Carrozzeria è passato da 3860 lavoratori a 3857, per effetto di 80 uscite per pensionamento o dimissioni incentivate e 10 trasferimenti in altri settori. Tutto ciò compensato da 14 rientri da Abarth e soprattutto 140 trasferimenti definitivi da Grugliasco a Mirafiori.
Questi fenomeni, insieme al passaggio dalla solidarietà al tempo pieno di 25 persone (15 impiegati e 5 operai) determina una riduzione del numero dei lavoratori in contratto di solidarietà da 2027 a 1926. La riduzione media dell'orario di lavoro rimane del 50% e gli esuberi passano da 1014 a 963.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Bruno Ieraci, responsabile delle Carrozzerie di Mirafiori per la Fiom-Cgil torinese, dichiarano: «Con l'accordo di oggi prosegue una lenta ma sistematica riduzione dell'organico degli esuberi della Carrozzeria di Mirafiori, sebbene in questo caso sia dovuta quasi esclusivamente a dimissioni e trasferimenti e non ad una salita produttiva del Levante, i cui volumi rimangono stabili. È chiaro che anche un incremento del Levante non sarebbe sufficiente a risolvere i quasi 1000 esuberi che rimangono. Tanto più che a Grugliasco (dalle cui linee escono le Maserati Ghibli e Quattroporte) continua il ricorso alla cassa integrazione ordinaria con fermate produttive pari al 50% delle giornate lavorative. Per garantire un lavoro pieno a tutti serve un nuovo modello che vada in produzione prima che si esauriscono gli ammortizzatori sociali: il rinvio al 2019 per nuovi modelli, ribadito ancora di recente, in occasione del salone di Ginevra, appare perciò inadeguato. Occorre accelerare i tempi».
Ufficio stampa Fiom Cgil Torino