Mentre il presidente del Consiglio parla di ripresa ed elogia i dati occupazionali, un'altra multinazionale, la Best spa, avvia una procedura di licenziamento collettivo per 55 persone. Questa è solo la punta dell'iceberg in un territorio dove è in atto un vero e proprio processo di deindustrializzazione, ne sono conferma tutte le vertenze (Indesit, Whirlpool, Faber, Best, Tecnowind, CB, A.Merloni, J&P Industries ecc. ecc.) che stanno interessando il territorio fabrianese.
È urgentemente necessario un intervento di politica industriale specifica per il settore dell'elettrodomestico, e per il territorio fabrianese, dove la disoccupazione è al 30%, va riconosciuto lo stato di crisi complessa con interventi straordinari.
Questo serve al territorio e al paese, non leggi come il Jobs Act che facilita i licenziamenti, estende la precarietà e rende i lavoratori ancora più ricattabili, senza una vera politica industriale la parola industria verrà cancellata dal vocabolario Italiano.
Ancona, 2 settembre 2015
FIOM-CGIL ANCONA