Il giorno 31 luglio, presso la sede di Assolombarda si è svolto l’incontro annuale sulla situazione di Alstom in Italia tra la Direzione Aziendale, le Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e il Coordinamento Sindacale.
Nel corso dell’incontro, come da prassi, sono stati illustrati gli andamenti dei singoli business/siti, ma quest’anno, ovviamente, la maggiore attenzione è stata dedicata sull’accordo con General Electric.
La Direzione Aziendale ha quindi descritto in termini generali l’accordo che è stato raggiunto, ma ha anche chiarito che:
- occorrerà attendere le autorizzazioni dell’Autorità Antitrust, prima di completare l’accordo;
- fino al momento dell’accordo definitivo, le due Società continueranno a lavorare distintamente, presentando laddove ne capiterà l’occasione offerte tra loro concorrenti;
- non si conoscono ancora i piani industriali di dettaglio, tuttavia l’operazione con GE è stata preferita ad altre opportunità perché presenta – sia pur in termini generali – maggiori complementarietà.
L’operazione che probabilmente si completerà entro luglio 2015 prevede:
- la cessione a GE dei business Power e Grid che contano in Italia rispettivamente 480 e 396 addetti;
- la creazione di 3 joint venture per il nucleare e le turbine in Francia, per le rinnovabili e per il Grid con la Digitale Energy di Ge
- l’acquisizione da parte di Alstom della divisione “Segnalamento ferroviario” e lo studio di possibili ulteriori sinergie nel settore ferroviario.
In sostanza, l’Alstom dopo questo business sarà un’azienda concentrata nel settore ferroviario.
A proposito di questa operazione, il Coordinamento sindacale ha chiesto alla Direzione di fissare una serie di appuntamenti per monitorare l’evoluzione della situazione e ha comunicato alla stessa che – così come ha fatto il Coordinamento GE Nuovo Pignone – abbiamo chiesto al Governo un incontro per verificare l’impatto nel nostro Paese
Nel dettaglio, per quanto riguarda la divisione Power le criticità del settore derivano da fattori strutturali (diminuzione del prezzo unitario dell’energia- incidenza restituzione contributo energia per le rinnovabili- sovra capacità produttiva rispetto ai consumi). Malgrado l’eccellenza acquisita dal sito di Sesto sia dal punto di vista della efficienza che per l’azzeramento degli infortuni vi è stato un calo significativo degli ordinativi.
Quadro congiunturale aggravato anche dalla decisione di riallocare produzioni verso i siti di Alstom Polonia e Romania. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di riscontrare e discutere nel merito la generica giustificazione dell’incidenza del costo del fattore lavoro quale elemento che ha comportato tale decisione.
Per quanto riguarda il Grid è stata ribadita l’eccellenza mondiale dei siti di Noventa e Milano su tecnologie sezionatori e passanti. La forte componente di fatturato destinato all’export (acquisito un importante ordine per la Grecia) permette di avere previsioni di stabilità per un periodo medio lungo.
E’ in corso il trasloco della ex “Passoni e Villa” verso il nuovo sito di Sesto Vulcano. Un investimento di 35 milioni di euro che dovrà essere sostenuto da un piano di crescita di fatturato (da 25-30 a 50 milioni di Euro).
Per quanto riguarda il settore Transport, la Direzione ha illustrato i buoni risultati del business del segnalamento, delle infrastrutture e dei servizi manutentivi, ma ha espresso una forte preoccupazione per lo scarico di lavoro che si prospetta nel settore rolling stock già a partire da fine 2014.
Roma, 1° agosto 2014
FIM, FIOM, UILM NAZIONALE E TERRITORIALI
IL COORDINAMENTO SINDACALE ALSTOM ITALIA