Il 27 febbraio 2018, la Ceby Italy Spa di Borgo San Giovanni (Lodi) a sottoscritto con la maggioranza della rsu e la struttura territoriale della Fim, un accordo a nostro avviso capestro, tale accordo richiedeva alle lavoratrici e ai lavoratori una rinuncia sostanziale ai propri diritti.
Nel merito l’accordo prevedeva:
Deroga al CCNL, nella misura di 64 ore di permessi annui retribuiti
Nessuna contrattazione di 2 livello relativa al premio di risultato
Tale richiesta nonostante fossimo Alla presenza di un cospicuo utile dell’azienda.
Tale accordo esteso a tutti i lavoratori presenti in azienda anche al personale somministrato.
La Fiom-Cgil e la Rsu fiom, pur rimanendo al tavolo della trattativa hanno contrastato da subito un accordo che ledeva la dignità delle persone e gli aspetti salariali.
Da subito, unitamente ai lavoratori iscritti alla fiom della Ceby, all’ufficio vertenze della Cgil e allo studio legale dell’avv. Chessa hanno determinato che non era accettabile una mercificazione dei diritti e del salario a fronte di promesse d’investimenti, che se non accettati determinavano che la produzione sarebbe stata spostata nell’est Europa.
Oggi invece è stata riscritta dal Tribunale di Lodi una pagina sindacale importante per il nostro territorio,in uno stato di diritto non è possibile giocare sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori.
Un ringraziamento particolare alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno creduto e sostenuto una battaglia di principio.
Il segretario generale fiom cgil Lodi
Massimiliano Preti