Oggi si è svolta l'udienza preliminare a carico dell'imprenditore titolare della Lamina, accusato di omicidio colposo plurimo per la morte di quattro lavoratori avvenuta un anno fa. E' stato depositato l'atto di costituzione di parte civile della Fiom di Milano, che in Lamina ha degli iscritti e una rappresentanza sindacale. Anche uno dei lavoratori deceduti era un iscritto al sindacato.
La difesa dell'imputato ha richiesto l'esclusione della Fiom come parte civile. La Gup si è riservata di decidere e ha rinviato l'udienza al 19 marzo.
Per Roberta Turi, segretaria generale della Fiom di Milano: “La Fiom richiede sempre la costituzione di parte civile in casi come questi perchè ritiene che, quando si verifica un episodio così grave, non solo vengono lesi i diritti irrinunciabili dei lavoratori che sono morti a causa delle inadempienze dell'azienda, ma si mettono in discussione i diritti di tutti i lavoratori che il sindacato rappresenta. Riteniamo che un'eventuale condanna dell'imprenditore, anche per mezzo della nostra costituzione di parte civile, possa essere un monito a tutto il sistema delle imprese per il rispetto puntuale delle norme sulla sicurezza sul lavoro.”
La Fiom di Milano dopo la tragedia della Lamina ha intrapreso una serie d'iniziative, anche di mobilitazione, per reagire ad un dramma, le morti sul lavoro, che nel 2018 ha visto un aumento del 10% dei decessi.
Per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a questa e ad altre tragedie e provare tutti insieme a invertire la rotta, la Fiom di Milano ha prodotto un documentario dal titolo “Mai più. Strage Lamina, un colpo al cuore alla Milano del lavoro” che verrà proiettato nel corso di un'iniziativa aperta alla cittadinanza la sera del 12 marzo preso la sala Alessi del Comune di Milano.
Milano, 12 febbraio 2019