Sesto San Giovanni, 27 luglio 2016
Il Governo con il d.lgs.148/2015 ha ridotto la quota di sostegno economico e normativo rispetto ai contratti di solidarietà, ciò ha reso necessario da parte della Regione Lombardia un correttivo in corsa per sostenere ancora una volta i contratti di solidarietà.
La nuova configurazione del sostegno regionale ha l'obiettivo di garantire le imprese che adottano le misure alternative ai licenziamenti per ridurre le eccedenze di personale (contratti di solidarietà) e al contempo costituisce uno strumento di politica attiva che può avere dei riflessi positivi in termini di ripresa e rilancio aziendale.
“Allo stato attuale la Regione Lombardia è l'unica Regione in Italia che ha adottato questa politica – commenta Mirco Rota, segretario della FIOM Cgil Lombardia - e va detto che è positivo che si sostengano ancora per il terzo anno consecutivo i contratti di solidarietà e che si intervenga concretamente affinché le aziende, anzichè licenziare, riducano l'orario di lavoro senza intervenire a livello di tagli di personale. Così com'è importante che le aziende producano dei piani di rilancio nel breve termine per cercare di fare invertire la tendenza alle aziende in crisi".
"Questa volta – aggiunge Rota - il contributo assume una valenza ancora più importante, in quanto si è reso ancora più necessario, nel momento in cui il Governo ha ridotto il trattamento economico a sostegno dei contratti di solidarietà parificandoli ai massimali della cassa integrazione. A disposizione per quest'anno ci sono 700mila euro, che potrebbero essere rifinanziati nel momento in cui venissero spesi completament. Non appena la norma verrà resa operativa nelle imprese in cui sono presenti esuberi, chiederemo alle aziende l'applicazione dei contratti di solidarietà insieme al sostegno regionale a favore dei lavoratori".