La Mamoli è attualmente in concordato preventivo. A tutt’oggi esistono ordini e commesse che, però, faticano ad essere evase per l’assenza della liquidità necessaria per l’acquisto del materiale e l’impossibilità di accedere al credito.
Così, in assenza di interventi, rischia di scomparire una storica azienda dell’hinterland milanese (fu fondata nel 1932) e 90 posti di lavoro. Così, questo territorio rischia di perdere un marchio prestigioso.
In questi giorni, infatti, si susseguono voci di un possibile fallimento o di una acquisizione con annesso il decentramento delle attività. Non possono essere queste le soluzioni. Chiediamo alle istituzioni, in particolare a Regione Lombardia, di attivarsi nella ricerca di una alternativa che preveda il rilancio dell’azienda e il mantenimento dell’occupazione a Lacchiarella.
Domani l’assemblea dei lavoratori deciderà con quali forme di mobilitazione sostenere questa rivendicazione.
Milano, 24 marzo 2016