La Fiom provinciale da notizia della stipula nelle scorse settimane di due importanti accordi aziendali alla Emak di Bagnolo e alla Interpump di Calerno. In entrambi i casi tutti contenuti della “carta rivendicativa della Fiom” sono pienamente recepiti, annullando gli effetti delle intese separate di settore non condivise dalla Fiom.
Nell’azienda di Bagnolo, una delle maggiori realtà europee per la produzione di macchine per la cura del verde che occupa oltre 400 dipendenti, si completa l’aumento strutturale della retribuzione fino a raggiungere la quota di 72€ mensili a regime a far data da gennaio 2016. Viene inoltre riconosciuto un premio di risultato di 6.550€ a copertura del quadriennio di vigenza e una indennità di prestazione individuale pari ad ulteriori 1.050€ massimi erogabili. L’accordo prevede il pagamento integrale dei trattamenti di malattia senza le penalizzazioni introdotte dall’accordo nazionale sottoscritto da Fim e Uilm e il ripristino delle titolarità contrattuali dei lavoratori su straordinari e flessibilità dell’orario di lavoro che non saranno comandabili unilateralmente dall’azienda. Viene inoltre previsto un rafforzamento della previdenza integrativa, del monte-ore dei permessi disponibili e viene ampliato il campo di intervento sui temi della salute, della sicurezza e della organizzazione produttiva.
Alla Interpump di Calerno, azienda leader mondiale per la produzione di pompe che occupa oltre 350 persone, l’accordo prevede un Premio di risultato pari a 8.500€ per 4 anni cui si aggiunge una indennità di prestazione individuale pari a 1.500€ massimi erogabili. Viene aumentata la retribuzione strutturale mensile di 20€ al 1° gennaio 2015 (in aggiunta ai 40€ già erogati nel periodo 2010-2013) cui si aggiungeranno ulteriori 30€ a regime in due tranches entro il 1° gennaio 2018. Sono sottoscritti tutti i punti della “carta rivendicativa”, dal pagamento della malattia senza penalizzazioni ai vincoli sulla gestione dell’orario di lavoro. Viene inoltre definito un “bacino” per la progressiva stabilizzazione del lavoro precario. Vengono, infine, concordate migliorie sull’ambiente di lavoro, il vestiario, la mensa e relativamente alle indennità per gli autisti.
Entrambi gli accordi sono stati approvati a stragrande maggioranza dai lavoratori.
“Pensiamo che siano accordi molto rilevanti per il loro contenuto specifico, per gli avanzamenti che comportano sulla condizione di chi lavora, per il significato politico di contrasto e di alternativa alle intese separate sottoscritte a livello nazionale, per il ruolo giocato dai delegati che è stato decisivo” così Marco Righi e Savio Ruggeri che hanno rispettivamente seguito le trattative. “Stiamo procedendo bene” aggiunge il segretario provinciale Valerio Bondi “visto che nell’ultimo anno e mezzo abbiamo sottoscritto intese sul territorio per oltre 8.500 addetti con contenuti economici e negoziali di assoluto valore, tanto più se li raccordiamo alla fase politica ed economica che stiamo attraversando. Questo a conferma che le cose si possono fare, che si può agire per riconsegnare autonomia ai lavoratori, che anche in momenti difficili come questo si può affermare un modello di fare sindacato partecipativo e nel quale sono i diretti interessati, con la loro forza organizzata, a rappresentare il centro della nostra iniziativa”.
Reggio Emilia, 18 luglio 2014