L’assemblea aperta indetta stamattina da FIM-CISL e FIOM-CGIL Salerno con le RSU e tutte le maestranze di Maccaferri Manifatture Italia di Bellizzi ha conosciuto una condizione quasi inedita per il nostro territorio.
All’appello dei lavoratori e dei sindacati hanno risposto forze politiche e Istituzioni invitate in queste ore.
Prima davanti ai cancelli e poi in videoconferenza hanno dato il loro sostegno ed il loro contributo alla vertenza i parlamentari Anna Bilotti e Piero De Luca, il Prefetto di Salerno Francesco Russo, il Consigliere regionale Andrea Volpe, il Presidente dell’ASI Salerno Antonio Visconti e il Sindaco del Comune di Bellizzi Domenico Volpe, esponenti del Partito Comunista, lavoratori di altre aziende del territorio venuti a portare la loro solidarietà e organi di stampa.
Tutti i livelli delle organizzazioni sindacali coinvolte, dai provinciali ai regionali, FIM, FIOM, CGIL e CISL, con i lavoratori e le famiglie, hanno avuto la possibilità di illustrare gli aspetti salienti della vertenza e ogni intervento degli esponenti invitati è andata in sintonia con gli obiettivi della mobilitazione e della lotta.
Dignità e Futuro sono state i punti chiave su cui tutti si sono espressi ed impegnati, per giungere alla convocazione di un Tavolo Ministeriale che possa rimettere al centro la continuità dello stabilimento e delle attività, attualissime, che questi lavorati portano avanti nella produzione di soluzioni tecnologiche per il dissesto idrogeologico.
Quel tavolo che invochiamo e che cercheremo di ottenere a brevissimo, con il sostegno confermato dai presenti di oggi, dovrà dare risposte a questo primo interrogativo.
Nel mentre si sta valutando il rilancio di tutto il gruppo, perché l’azienda anticipa il destino di una parte strategica di produzione e di professionalità.
Noi respingiamo la possibilità che Bellizzi resti fuori da ogni discussione.
Ogni sforzo dovrà essere prodotto per una continuità produttiva ed occupazionale di questi lavatori e di questo territorio.
La giornata di oggi è stato il primo passo, e siamo tutti convinti che è quello giusto, per fare sistema, non solo per il futuro dei circa 40 operai e famiglie della Maccaferri, ma per il futuro delle prossime generazioni dell’intera area salernitana.
Salerno, 17 marzo 2021
p. La Segreterie Provinciali e le RSU
FIM e FIOM Salerno