“Una storia tutta italiana, che è la metafora di come viene approcciato il tema del lavoro nel nostro Paese in una provincia dimenticata.
Ventisette lavoratori della Fib Sud di Nusco in provincia di Avellino, partecipata della Seri Industrial di Caserta, dal primo gennaio 2020 si trovano a non avere un datore di lavoro e senza ammortizzatori sociali.
Uno scaricabarile che vede in contesa la Fib Sud, che nel mese di dicembre ha revocato il fitto di ramo d’azienda, in essere dal 2015, restituendo macchinari e lavoratori alla curatela fallimentare della Società MP fallita. La curatela, nonostante ci fosse stato un accordo in Prefettura, a sua volta, ha respinto la revoca ritenendola illegittima.
I lavoratori sono stati scaricati da tutti, vittime di un’azienda che ha prima disatteso tutti gli accordi precedentemente sottoscritti e successivamente ha revocato un percorso che avrebbe portato ad una ricollocazione negli stabilimenti Ics di Avellino e Repiombo di Calitri (appartenenti allo stesso grande gruppo, Seri Industrial)
Si aggiunge alle tante crisi di lavoratori in cassa integrazione oppure licenziati con copertura almeno della indennità di Naspi, una nuova e grottesca emergenza e cioè di lavoratori senza lavoro, senza salario e senza un’intesa con il sindacato neanche per essere licenziati.
Nella giornata di ieri, lunedì 17 febbraio, i lavoratori della Fib Sud di Nusco con le organizzazioni rappresentative Fiom, Uilm, Failms si sono recati presso l’Ispettorato del Lavoro di Avellino dove hanno denunciato il mancato pagamento dei salari”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom-Cgil Avellino
Avellino, 18 febbraio 2020