La società CAF Italia s.r.l. che opera nel settore della produzione e manutenzione di materiabile rotabile, appartiene al Gruppo spagnolo Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles S.A..
Duecentoquarantaquattro lavoratori sono stati assunti a tempo indeterminato lo scorso giugno dalla società CAF presso le stazioni di Napoli, Roma, Firenze, Torino e Venezia, in quanto assegnataria della commessa di Trenitalia S.p.A. per il servizio di manutenzione preventiva e correttiva dei convogli ETR 500.
Successivamente, Hitachi Italia S.p.A., società che si era classificata seconda nella suddetta gara, ha promosso un giudizio nei confronti di Trenitalia e di CAF, al fine di ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione in favore della società CAF.
Ebbene, a fronte della sentenza del Tar del Lazio, che revocava la commessa di cui sopra a CAF in favore di Hitachi, la società CAF decide di licenziare 233 lavoratori sul territorio nazionale di cui ben 123 a Napoli.
“Oltre al danno la beffa”
Le 123 famiglie napoletane che pochi mesi fa avevano scelto di accettare la proposta di lavoro di CAF per stabilizzare la propria condizione precaria, sperando finalmente in un futuro più sereno, hanno visto crollare un sogno la cui unica ambizione era potersi garantire una vita dignitosa.
In occasione dello sciopero generale di 4 ore dell’industria e del terziario nell’area metropolitana di Napoli del 31 ottobre 2019, indetto da Cgil, Cisl e Uil, le scriventi Organizzazioni Sindacali Fiom e Uilm, proclamano lo sciopero di 8 ore per tutti i lavoratori della società CAF di Napoli per esprimere con forza la contrarietà a i licenziamenti.
Fiom - Cgil Napoli
Uilm - Uil Napoli
Napoli, 28 ottobre 2019