Anche i metalmeccanici di Caserta si sono fermati per 4 ore. A seguito del presidio, una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla Prefettura. Nell’incontro sono state illustrate le motivazioni dello sciopero. L’industria metalmeccanica del territorio, ancora di più per gli effetti della devastante crisi, continua a ridursi in maniera irreversibile poiché non esistono vere e nuove politiche di sviluppo. Tra visite e convegni, la politica e le istituzioni, annunciano soluzioni che non si concretizzano in vere risposte industriali e occupazionali. La non presenza dei politici alla iniziativa di oggi, comunicata e pubblicizzata da FIM-FIOM-UILM Caserta, può essere interpretata come una scelta di non intervenire nei momenti in cui il disagio è reale e si possono incontrare i Lavoratori che chiedono e lottano per i propri diritti.
Caso emblematico quello dei Lavoratori del “bacino di crisi”. Oltre il danno la beffa!
Si programmano interventi formativi che non tengono conto dell’intera platea interessata (quanto meno dai recenti processi di espulsione dalle fabbriche ormai chiuse e fallite).
In questo drammatico quadro la mancanza di un vero contratto nazionale e la rigidità di Federmeccanica sul non voler riconoscere aumenti salariali per tutti i Lavoratori metalmeccanici, rischia di colpire economicamente ed in maniera
definitiva anche quelli che hanno ancora un lavoro ed un salario (definito soltanto attraverso i livelli salariali del CCNL).
I metalmeccanici di Caserta, non ci stanno e individueranno tutte le necessarie ed ulteriori iniziative.
Fim, Fiom, Uilm Caserta
Caserta, 8 luglio 2016