Ieri sera, ancora un tragico incidente mortale sul lavoro. Giuseppe Borrelli, 25 anni, lavoratore “staff leasing” della Gi Group ed in forza presso lo stabilimento Laminazione Sottile di San Marco Evangelista (Caserta) ha perso la vita durante lo svolgimento delle sue mansioni lavorative.
Le dinamiche e le responsabilità sono ancora tutte da chiarire attraverso le indagini avviate dagli inquirenti. Delle certezze, però, ci sono e vanno ribadite e gridate a voce alta: Giuseppe è l’ennesima giovane vittima di lavoro e sul lavoro!
Un lavoro sempre più esclusivamente precario, dentro un quadro normativo e legislativo debole, ambiguo e contraddittorio che espone a rischi quotidiani le lavoratrici e i lavoratori che vivono di salario.
Dall’inizio dell’anno, in Campania, siamo già a 23 morti. Ogni tre giorni, una lavoratrice o un lavoratore perde la vita recandosi sul proprio posto di lavoro. Non si parli più di fatalità o di distrazione. Siamo di fronte ad una vera e propria strage.
Da subito, i colleghi di Giuseppe hanno bloccato tutte le attività con lo sciopero, continuato nella giornata di oggi e proclamato anche domani.
Contemporaneamente, FIM-FIOM-UILM di Caserta hanno proclamato 4 ore di sciopero generale per domani giovedì 14 marzo con un presidio davanti lo stabilimento dove lavorava Giuseppe.
Soltanto qualche settimana fa, il 26 febbraio scorso, scioperavano i metalmeccanici di tutta la Provincia di Avellino a seguito della morte di Domenico, 53 anni, operaio in appalto Stellantis di Pratola Serra.
Si sciopera per fermare questa strage. Si sciopera affinché il diritto alla vita non venga scambiato con il diritto a poter vivere di salario. Si sciopera perché le condizioni di lavoro non sono uguali tra i lavoratori. Siano essi degli appalti o siano precari o in somministrazione. Si sciopera perché il sistema di imprese non può scaricare i costi e le responsabilità sulla sicurezza dei Lavoratori. Si sciopera per richiamare la politica e le istituzioni nazionali e locali alle proprie responsabilità sulla catena infinita di precarietà, di appalti e di subappalti.
Per queste ragioni, Fim-Fiom-Uilm della Campania, nel rapporto con le strutture territoriali, le Lavoratrici e i Lavoratori metalmeccanici della regione, metteranno in campo ogni iniziativa affinché diritti e tutele siano garantiti in egual modo a tutti i lavoratori che compongono la filiera del lavoro metalmeccanico.
Fim Fiom Uilm Campania
Napoli, 13 marzo 2024