Stellantis Melfi. Ulteriore flessibilità
Si cambia la festività del santo patrono per esigenze produttive e poi si chiude con il CDS
Con un colpo di spugna la festività di San Alessandro, patrono di Melfi è stata spostata per esigenze tecniche lavorative dal giorno 9 febbraio al 10 febbraio, poi ci sono fermate con CDS.
È ciò che Stellantis Melfi oggi ha comunicato ai delegati Fiom, una mera comunicazione al quale non c'è stata nessuna possibilità di fare proposte alternative che potessero considerare le esigenze dei lavoratori, questo è ciò che prevede il ccsl
Abbiamo chiesto di conoscere l'utilizzo del CDS unità per unità perché ci sia un equo utilizzo dell'ammortizzatore sociale, perché venga utilizzato in modo corretto e non ci siano ricadute salariali che penalizzino i lavoratori in mdo strumentale.
Si continua a richiedere ulteriori flessibilità, come se non ce ne fossero già abbastanza, nello stabilimento di Melfi, le giornate di lavoro, i tempi e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori vengono scanditi unicamente dalla produzione, sono definiti in base all' approvvigionamento del materiale e con le disponibilità del CCSL, la produzione viene messo al di sopra di ogni cosa.
Non vengono più consegnati i calendari e i profili individuali , ovvero i 17 turni con i riposi a scorrimento.
Riteniamo non sia più rinviabile un confronto con la direzione aziendale e le Oo.Ss. territoriali unitamente ai delegati, bisogna fare chiarezza sulla situazione produttiva, occupazionale del sito di Melfi, è necessario discutere per migliorare le condizioni di lavoro e di salute e sicurezza.
La richiesta di incontro è stata resa necessaria per superare la precarietà lavorativa e salariale, per recuperare gli impegni assunti nell'accordo di giugno 2021 che prevedeva una transizione alla produzione elettrica garantendo garanzia occupazionale e salariale e verifiche, programmazione insieme al sindacato, in modo da poter conciliare anche le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori..
La Fiom CGIL Basilicata conferma l' importante ruolo che il sindacato deve svolgere con la direzione aziendale, rappresentare i lavoratori e le loro esigenze, per migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita.
Oggi si continua invece a gestire una fase così delicata e di crisi industriale ed economica, chiedendo massime flessibilità scaricando sui lavoratori i sacrifici rendendo loro una vita non più sostenibile.
Chiediamo alle istituzioni locali di aprire un confronto, sull'area industriale di Melfi per frenare un processo di deindustrializzazione già avviato che porterà a disastri occupazionali e continue richieste di flessibilità, tagli ai diritti e al salario non più sostenibili dalle lavoratrici e dai lavoratori che stanno già attraverso troppi sacrifici, bisogna prevedere nuove politiche industriali che mettano al centro l’automotive.