"Il tavolo convocato oggi dal Ministro Urso, con la sola partecipazione delle imprese, rappresenta un passo indietro rispetto alla gestione dei tavoli precedenti, che tra l’altro sono stati il frutto delle richieste delle organizzazioni sindacali. Non si spiega questa modalità, anche alla luce della richiesta unitaria che i sindacati dei metalmeccanici hanno inviato ai Ministri Urso e Pichetto Fratin per avviare i tavoli di politiche industriali per la transizione ambientale e tecnologica, a partire da quello sull’automotive.
Siamo in un momento delicato dove occorre fare sistema per il rilancio del settore nel nostro Paese e per ottenere il sostegno da parte dell’Europa.
È necessario avviare da subito un confronto con tutte le parti in campo dal sistema produttivo delle imprese a chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori per evitare che vengano prese decisioni non condivise e che non siano utili a rilanciare il settore e ad affrontare la transizione.
La trasformazione industriale non si può fare sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori, ascoltando solo le esigenze delle imprese con il rischio di generare forti tensioni e non avere strumenti e risorse per accompagnare il cambiamento a tutela dell’occupazione e del salario".
Lo dichiara in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 5 dicembre 2022