“Si è svolto oggi presso l'Unione degli Industriali di Torino l'incontro con le direzioni aziendali dei gruppi industriali Stellantis, CNHI, Iveco e Ferrari per la presentazione delle piattaforme contrattuali della Fiom-Cgil.
Le proposte della Fiom-Cgil sono state approvate dal 94% delle lavoratrici e dei lavoratori con un percorso democratico in cui si sono svolte 87 assemblee nei siti di Stellantis, CNHI, Iveco e Ferrari, partecipate da circa 13.000 lavoratori che hanno potuto esprimere liberamente il proprio voto.
I punti centrali delle piattaforme della Fiom-Cgil sono l’aumento dei salari per recuperare il potere di acquisto, la salute e sicurezza, le condizioni di lavoro, l’occupazione e la stabilizzazione dei lavoratori precari. È necessario provvedere subito all’erogazione di 'una tantum' di una mensilità, per rispondere al forte disagio economico che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori che si vedono ogni mese decurtare i propri salari dall’inflazione e dagli ammortizzatori sociali. In totale chiediamo un aumento complessivo di 263 euro in due anni. Nella piattaforma della Fiom-Cgil è anche richiesta una quota di integrazione del salario in caso di ricorso alla cassa integrazione.
Abbiamo ribadito che vogliamo un tavolo unitario perché pensiamo che un’era sia definitivamente conclusa. Il tema centrale resta il percorso di riunificazione delle condizioni contrattuali dei metalmeccanici. Per dare maggiore forza all’intera filiera dell’automotive, per affrontare le sfide della transizione ambientale, per rilanciare la ricerca e lo sviluppo e l’occupazione, è il momento di rientrare nel contratto collettivo nazionale di lavoro.
La Fiom-Cgil non è disponibile a firmare il contratto specifico ex post. Abbiamo chiesto a Stellantis, CNHI, Iveco e Ferrari di dirci, entro l’inizio della prossima settimana, se ci sono le condizioni per una condivisione del percorso per una trattativa vera. In assenza di aperture sull’avvio di un percorso negoziale, la Fiom-Cgil deciderà quali tipo di azioni implementare in accordo con le lavoratrici e i lavoratori di tutti i siti produttivi presenti in Italia. Il contratto è delle lavoratrici e dei lavoratori che devono avere la possibilità di determinare le proprie condizioni e il proprio futuro”.
Lo dichiara in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 26 ottobre 2022