“Nel pomeriggio di ieri è morto sul lavoro, ad Ordona, in provincia di Foggia, un operaio metalmeccanico di una ditta in appalto della Siemens Gamesa, mentre effettuava lavori di manutenzione ad una pala eolica.
Si tratta di una tragedia la cui responsabilità è nel modello produttivo di un settore in cui operano aziende senza scrupoli e regole, senza controlli pubblici e in cui vige il massimo ribasso. Proprio in queste settimane siamo stati costretti, infatti, a sollecitare più volte alla multinazionale che gestisce i parchi eolici di diverse Regioni del Mezzogiorno, un incontro sindacale e la fornitura dell’elenco delle ditte in appalto come previsto dal contratto nazionale.
Entrambe le richieste sono state disattese dalla Siemens Gamesa, che non rispetta il CCNL e mette in atto comportamenti antisindacali. Chiediamo un incontro alla Prefettura e all’Ispettorato del lavoro, perché è inammissibile che queste multinazionali straniere operino, tanto più in un momento in cui il ricorso alle energie rinnovabili dovrà necessariamente crescere, generando abusi e irregolarità a scapito dei lavoratori del settore.
Occorre non solo chiarire le circostanze di questo inaccettabile infortunio mortale, ma mettere in campo un tavolo di controllo pubblico sul settore per ripristinare la legalità.
Che nessuno pensi che la transizione ecologica ed energetica in questo Paese, sempre più urgente, si possa raggiungere in spregio alla vita, ai diritti e alle condizioni dei lavoratori del settore.
Come Fiom-Cgil dichiariamo 2 ore di sciopero a fine turno in tutto il settore eolico per la giornata di lunedì 17 ottobre con la partecipazione all’assemblea provinciale unitaria sulla salute e sicurezza che si terrà all’Auditorium Formedil di Foggia”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Roberto D’Andrea, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore eolico, e Marco Potenza, segretario generale Fiom-Cgil di Foggia
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 15 ottobre 2022