"Oggi è un giorno estremamente triste per il nostro Paese, dal momento che Whirlpool neanche si è presentata al tavolo convocato dal governo, dimostrando ancora una volta di non avere alcun rispetto per le istituzioni italiane.
La multinazionale ha chiesto, con una lettera, il rinvio della discussione al 21 ottobre per fornire eventuali aggiornamenti sull’eventuale dismissione delle attività produttive dall’area Emea.
La manifattura italiana rischia di saltare pezzo su pezzo. Sulla chiusura di Napoli non c’è stata nessuna discussione possibile, e ora stiamo assistendo alla stessa operazione da parte della multinazionale. Occorre agire prima che la decisione venga comunicata agli azionisti.
Il governo deve utilizzare poteri speciali nei confronti di Whirlpool. Abbiamo purtroppo già avuto modo di vedere in azione la spregiudicatezza della multinazionale americana.
È necessario mettere un freno alle delocalizzazioni e mandare immediatamente un segnale chiaro a Whirlpool".
Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale