"Si è svolto oggi l'incontro con la direzione aziendale di Stellantis sulle prospettive dell'area di Mirafiori. L'azienda ha comunicato che a partire dall'inizio del 2024 inizierà la produzione di un nuovo cambio per motorizzazioni ibride per tutta la gamma Stellantis. La produzione sarà condivisa con lo stabilimento francese di Metz, i volumi attesi per Mirafiori saranno 600 mila cambi ma al momento non c'è una valutazione sugli impatti occupazionali. In contemporanea si continuerà a produrre il cambio per la Panda fino al 2026, confermando che il modello attuale rimarrà in produzione fino a tale data.
L'altra attività che verrà avviata nell'area dello stampaggio, a partire dal 2023, è quella relativa all'economia circolare con la rigenerazione di componenti, il ricondizionamento dei motori e lo smontaggio di veicoli per il riuso di materie prime. Dal 2025 si dovrebbe arrivare alla piena saturazione che coinvolgerebbe 550 lavoratori. Non c'è oggi un progetto sul riciclo delle batterie che riteniamo possa dare ulteriori opportunità e proiettate lo stabilimento oltre il 2035.
È fondamentale che con queste due nuove produzioni si dia lavoro in via prioritaria alle lavoratrici e ai lavoratori dell'area di Mirafiori con particolare attenzione a chi ha limitazioni lavorative e che si metta fine all'utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Occorre attivare percorsi di formazione per far acquisire alle lavoratrici e ai lavoratori le competenze necessarie. Rimane comunque il tema della rigenerazione dell'occupazione e della sua crescita e si dovranno valutare anche gli impatti sull'indotto. Da alcuni anni la Fiom ha posto l'attenzione sul pieno utilizzo degli spazi dell'area, da ultimo con l'iniziativa pubblica svolta a giugno che ha visto la presenza di importanti ricercatori e dell'assessore alla transizione ecologica e digitale del Comune di Torino proprio sull'economia circolare. Positivo che la riflessione sia stata accolta e sostenuta dalle Istituzioni e che venga avviata a Mirafiori.
Un'opportunità di cui però andranno valutati i reali effetti sull'occupazione. È necessario riaprire il confronto sul piano industriale complessivo, su quale chiediamo l'impegno al nuovo governo di riaprire immediatamente il tavolo. Per la Fiom rimane la necessità di avviare un confronto con l'amministratore delegato per avere garanzie sul ruolo e sull'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori".
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Edi Lazzi, segretario generale Fiom-Cgil Torino
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 settembre 2022