“La decisione di modificare la legge sulle delocalizzazioni presa oggi dal Consiglio dei Ministri è sicuramente una buona notizia perché interviene direttamente contro Wartsila, e può dare una boccata di ossigeno alle lavoratrici e ai lavoratori del sito triestino su cui pende il rischio di licenziamento.
In attesa di approfondire il testo dell'emendamento, e dare una valutazione compiuta sulle modifiche alla legge sulle delocalizzazioni, consideriamo comunque importante la decisione del governo perché allunga i tempi della procedura avviata da Wartsila e ne può rallentare i piani di dismissione.
Tuttavia centrale resta la ricerca di soluzioni atte a garantire, anche senza la multinazionale Wartsila, la continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento di Trieste.
In questo senso al governo e ai Ministri competenti chiediamo di avviare urgentemente interlocuzioni con aziende e gruppi, a partire da quelli pubblici, per il subentro a Wartsila nella gestione dello stabilimento di Trieste.
Mai come adesso, con l'aggravarsi della crisi, l'aumento dell'inflazione, l'acuirsi del disagio sociale è indispensabile salvaguardare il patrimonio industriale e occupazionale del nostro Paese. Anche per questo la vertenza Wartsila è un banco di prova per l'industria triestina e per la filiera della cantieristica navale italiana”.
Lo dichiara in una nota Luca Trevisan, segretario nazionale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 16 settembre 2022