Tonino, operaio metalmeccanico, 49 anni, tre figli, è morto ieri schiacciato da un macchinario alla Metallurgica Abruzzese di Mosciano Sant’Angelo (Te), la fabbrica dove lavorava.
Una morte che ha scosso la comunità teramana tutta. Un grande lavoratore, esperto, “tutto lavoro e famiglia”, come ricordano gli amici e colleghi. Il nome di Tonino Fanesi continua ad aggiornare il lungo ed inesorabile elenco di lavoratrici e di lavoratori che muoiono sul luogo di lavoro. Un elenco che non dà cenno di arrestarsi, purtroppo, e che si aggiorna nell’indifferenza di molti, troppi. È inaccettabile morire ancora sul lavoro ed ancora più intollerabile se pensiamo che c’è ancora chi crede questa strage sia frutto della fatalità. Perché se contiamo ancora 3 morti al giorno sul lavoro, è chiaro che non può essere fatalità. Su questo la magistratura di Teramo sta indagando e chiediamo che si faccia presto luce sulle dinamiche dell’infortunio.
Purtroppo, il tema delle cosiddette morti bianche continua a non essere trattato con l’urgenza che merita. Nonostante gli appelli da parte delle organizzazioni sindacali sulla necessità di intervenire subito per avvicendare un modello di lavoro che faccia della salute e sicurezza il perno fondante, assistiamo solo a tante parole al momento e pochi fatti a seguire. Il tema del lavoro in sicurezza dovrebbe essere l’humus su cui avviare ogni ragionamento sulla buona e giusta occupazione.
Per questi motivi, le Segreterie provinciali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, hanno proclamato per venerdì 16 settembre 2022 lo sciopero generale di 8 ore del settore metalmeccanico ed organizzato un flash mob, che si terrà nello stesso giorno, alle ore 10 a Teramo, in Piazza Martiri, per dire: basta parole, è il momento di agire!
Le Segreterie provinciali di Teramo
Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil
Teramo, 14 settembre 2022