“I provvedimenti del governo sull’auto vanno verso la strada più volte proposta dalla Fiom, ovvero sostenere le famiglie con i redditi più bassi all'acquisto di un mezzo a basso impatto ambientale, e di incentivare l'installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. I soli incentivi, però, non bastano a rilanciare il settore e si continua ad erodere il fondo per l'automotive già insufficiente per quantità di risorse appostate e per l'assenza di strumenti utili a guidare la transizione ecologica e tutelare l'occupazione.
Ricerca e sviluppo, guida autonoma, elettrificazione, idrogeno, semiconduttori, rilancio della filiera qualificata, portare in Italia ulteriori costruttori. Sono alcuni dei temi che devono essere affrontati se ci fosse la volontà di sostenere la produzione e i lavoratori del nostro Paese e non lasciare al mercato, come avvenuto finora, scelte su un settore strategico che hanno determinato perdita di produzione, utilizzo di ammortizzatori sociali e impatti fortemente negativi sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Lo dichiara in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom-Cgil
Roma, 5 agosto 2022