Stellantis ha annunciato oggi di aver raggiunto l'accordo con Toyota per la produzione di un nuovo veicolo commerciale per il mercato europeo che verrà prodotto ad Atessa (Ch) e a Gliwice (Polonia).
Nel 2021 in Sevel c'è stato un considerevole calo dell'occupazione tra interruzioni di trasferte da altri stabilimenti e i circa 600 lavoratori in somministrazione che non sono stati riconfermati.
È necessario avviare subito un confronto rispetto al ruolo che avrà Atessa in relazione allo stabilimento "gemello" di Gliwice e sulle prospettive industriali anche per le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto. Sevel ha bisogno di investimenti per nuovi impianti e un percorso di rigenerazione dell'occupazione che recuperi e stabilizzi i lavoratori precari che per anni hanno permesso all'azienda di raggiungere utili e volumi record.
È necessario aprire un confronto sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno peggiorando per via degli efficientamenti con taglio dei costi sulle pulizie, aumento delle saturazioni e temperature non idonee a svolgere in sicurezza la propria attività.
Occorre poi concludere il confronto sul piano industriale con azienda e istituzioni per dare certezze a tutti gli stabilimenti del nostro Paese.
Il Governo è immobile di fronte alla crisi, i soli incentivi alla domanda non bastano a rilanciare il settore dell'auto. Senza una politica industriale condivisa con i sindacati e il sistema delle imprese e strumenti straordinari, è a rischio la tenuta di un settore strategico per l'economia del nostro Paese e migliaia di posti di lavoro. Per questo è necessario che venga convocato il tavolo con i Ministeri competenti.
Lo dichiarano Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom-Cgil e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Chieti.
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 30 maggio 2022