“Si è concluso con un mancato accordo l’incontro presso il Ministero del Lavoro per la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria da parte di Acciaierie d’Italia.
La Fiom ha riconfermato la disponibilità ad un accordo di transizione per 12 mesi considerando la straordinarietà e l’incertezza del contesto, senza mettere in discussione l’accordo del 2018 e la piena occupazione.
Acciaierie d’Italia ha invece introdotto elementi che avrebbero predeterminato il futuro confronto sul piano industriale e occupazionale. Non si può ipotizzare il ricorso a uno strumento per 12 mesi e prevedere il rientro dei lavoratori nel 2025 vincolato ad una risalita produttiva diversa da quella definita nel 2018. Si è persa l’occasione di affrontare una fase di transizione cosi delicata e complessa con adeguate relazioni sindacali.
Per quanto riguarda la Fiom, una gestione unilaterale della cassa integrazione straordinaria comporta a maggior ragione una verifica stringente sull’uso corretto dello strumento, a partire dalle rotazioni e dal rapporto fra risalita produttiva e organici.
Diventa sempre piu urgente l’avvio del tavolo con il Governo sui futuri assetti societari e sui contenuti e sui tempi del piano industriale e ambientale. Resta per noi punto fermo la piena occupazione e la salvaguardia dei lavoratori in amministrazione straordinaria”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 28 marzo 2022