"Esprimiamo soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Ancona che ha accertato la condotta antisindacale della Caterpillar consistita nel non avere tempestivamente adempiuto agli obblighi di informazione preventiva previsti dal contratto collettivo nazionale di settore e dall’accordo integrativo aziendale con riferimento alla decisione di cessazione dell’attività produttiva del sito di Jesi e di avvio della procedura di licenziamento collettivo.
La sentenza, nell'accogliere il ricorso depositato dalla Fiom di Ancona, ha riconosciuto, ancora una volta e quindi con valore generale, l'importanza del diritto di informazione contenuto nei contratti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e ha condannato la Caterpillar a corrispondere alla Fiom, a titolo di risarcimento del danno, la somma di 50 mila euro, di cui verrà decisa la destinazione.
Questa decisione, pur accertando la condotta antisindacale della Caterpillar in violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, non revoca tuttavia la procedura di licenziamento collettivo. Pertanto, ci riserviamo di presentare nei tempi previsti opposizione alla sentenza.
Riteniamo sia una prima vittoria per le lavoratrici e i lavoratori, che in questi mesi hanno messo in campo una resistenza straordinaria. Ringraziamo per l’ottimo lavoro il collegio legale della Fiom.
Ora occorre dare seguito agli impegni presi per una soluzione industriale che garantisca la ripresa produttiva e la continuità occupazionale nello stabilimento di Jesi per tutti i lavoratori".
Lo dichiarano in una nota congiunta Mirco Rota della Fiom-Cgil nazionale e Tiziano Beldomenico, segretario generale Fiom-Cgil Marche
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 22 febbraio 2022