Oggi, a Roma, è stato siglata un’ipotesi di accordo per il rilancio dell’attività industriale negli stabilimenti di Lecce e di Vaie (TO).
L’intesa giunge al termine di una lunga e complicata trattativa, resa ancora più difficile dalla complessità delle recenti vicende che hanno visto i lavoratori coinvolti in un fallimento (Alcar srl) prima e in un concordato preventivo (Alcar industrie srl) successivamente.
Alcar è passata da un fatturato di 57 milioni nel 2018 a uno di 21 milioni nel 2021, perdendo importanti clienti (ultimo Carterpillar).
AIM, di proprietà di OVV spa, ha presentato un piano che prevede 13 milioni di investimenti per i due stabilimenti, destinati a manutenzioni straordinarie, all’acquisto di nuovi macchinari e all’ampliamento delle produzioni per il rilancio industriale e occupazionale.
Nella prima fase, l’accordo prevede l’assunzione di 193 lavoratori su 383 oggi in forza, di cui 125 a Lecce e 68 a Vaie.
I 190 lavoratori che resteranno in forza al fallimento avranno la copertura della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2022 e saranno inseriti in un bacino dal quale AIM dovrà assumere in via prioritaria nel corso dei prossimi 18 mesi. Inoltre con le regioni Puglia e Piemonte sarà avviato un percorso di politiche attive che prevedrà interventi formativi e di sostegno.
Ai lavoratori che passeranno in AIM sarà applicato il Ccnl metalmeccanici industria con il mantenimento di inquadramento e scatti di anzianità. Agli stessi sarà garantita la tutela dell’art. 18 della Legge 300.
Fim e Fiom ritengono che l’intesa raggiunta sia un solido punto di partenza che può consentire il rilancio industriale e l’opportunità di una continuità occupazionale che potrà realizzarsi nel corso dei prossimi mesi.
A questo fine sarà fondamentale il sostegno del Mise, del Ministero del Lavoro e delle Istituzioni territoriali.
Come Organizzazioni sindacali ci impegneremo a monitorare puntualmente i termini dell’accordo, in particolare l’implementazione del piano industriale e gli obiettivi occupazionali.
Nei prossimi giorni, l’ipotesi di accordo sarà sottoposta al giudizio e al voto vincolante di tutti i lavoratori.
Lo dichiarano in una nota Stefano Boschini, coordinatore nazionale automotive per la Fim-Cisl e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil
Fim e Fiom nazionali
Roma, 2 febbraio 2022