"I metalmeccanici genovesi della Fiom sono tornati in piazza questa mattina a Genova per dire no alla manovra del Governo, dalle pensioni alle tasse fino alle risposte insufficienti sui lavori usuranti e gli ammortizzatori sociali. Il corteo, partito da Cornigliano, si è diretto a Sampierdarena per poi tornare verso Ponente.
La protesta, 4 ore di sciopero, fa parte del pacchetto di 8 ore decise dal Comitato Centrale della Fiom a livello nazionale. Domani, venerdì 3 dicembre, è proclamato sempre dalla Fiom di Genova lo sciopero con corteo da corso Colombo a Sestri Levante". Si legge in una nota della Fiom-Cgil nazionale
"Lo sciopero di Genova dopo quello di Palermo e in alcune aziende di Torino della scorsa settimana, va considerato l'avvio di una fase di mobilitazione dei metalmeccanici per cambiare il Paese, difendere l'industria e l'occupazione, rafforzare lo stato sociale. Servono politiche industriali per risolvere le crisi industriali e per governare la transizione ambientale e tecnologica, e vincoli sociali alle imprese destinatarie delle risorse del Pnrr, una riduzione dell’età pensionabile e l'introduzione della pensione di garanzia per i giovani, una diversa politica fiscale per abbassare le tasse ai lavoratori dipendenti specie ai redditi medio bassi.
La mobilitazione continuerà la prossima settimana con scioperi e manifestazioni in molto Regioni e città del Paese a sostegno delle piattaforme unitarie e delle richieste avanzate al Governo da Cgil Cisl Uil". Lo dichiara in una nota Luca Trevisan, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile organizzativo
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 2 dicembre 2021