“In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa le dichiarazioni di Volkmar Denner, CEO Bosch Global, e Fabio Giuliani CEO di Bosch Italia, circa gli ingenti investimenti che l’azienda ha messo in campo per affrontare i cambiamenti del settore della mobilità. Dall’intelligenza artificiale, ai sensori, alla giuda autonoma, Bosch sembra aver imboccato la strada giusta e finalmente investe sul processo di elettrificazione delle motorizzazioni.
Sono 700 milioni di euro gli investimenti a sostegno della transizione elettrica e 1 miliardo sarà destinato alle celle a combustibile per sfruttare le potenzialità dell’idrogeno nel settore della mobilità.
Per la Fiom è un deciso passo verso la sostenibilità ambientale da tempo richiesto dalle lavoratrici e dai lavoratori, in particolare del sito di Bari, ma le dichiarazioni del CEO della divisione italiana non fanno che aumentare le preoccupazioni per lo stabilimento pugliese.
Degli investimenti e dei 90 progetti annunciati sembra che nulla ci sia per il siti italiani e per lo stabilimento di Bari che da anni subisce l’impatto degli ammortizzatori sociali per fronteggiare la crisi delle motorizzazioni diesel.
Da tempo la Fiom sta chiedendo ai vertici aziendali un piano industriale per Bari che punti su prodotti innovativi e ambientalmente sostenibili e che portino a saturare lo stabilimento che è stato un punto di alta innovazione sulle motorizzazioni diesel.
La neutralità tecnologica deve essere sostenibile sia dal punto di vista ambientale ma soprattutto sociale. Per uscire dalla crisi è necessario portare gli investimenti e garantire la capacità produttiva e occupazionale.
Il tempo a disposizione sta scadendo, come anche gli ammortizzatori sociali. Occorre riaprire il confronto a livello locale e nazionale riprendendo il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico. Il PNRR prevede risorse per finanziare progetti per un mobilità ecologica e digitale, azienda e Governo devono impegnarsi con le lavoratrici e i lavoratori per un nuovo protagonismo dello stabilimento di Bari”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Bosch per la Fiom-Cgil e Ciro D’Alessio, segretario generale Fiom-Cgil Bari
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 17 maggio 2021