L’incontro di oggi, richiesto dai sindacati, convocato in video conferenza dal Mise su Industria Italiana Autobus alla presenza del Vice Ministro Todde, l’amministratore delegato De Filippis, Invitalia e le Regioni Emilia Romagna e Campania è stato molto importante perchè ha aperto ad un confronto sull’utilizzo delle risorse del PNRR per l’innovazione, progettazione e produzione di autobus in Italia.
E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione e per poter individuare le azioni necessarie ad affrontare gli elementi di debolezza che hanno determinato la cassa integrazione per le lavoratrici ed i lavoratori dei due stabilimenti di Bologna e Flumeri.
I tre nodi fondamentali, essendo non più nella situazione di crisi degli anni addietro, sono la composizione societaria del gruppo, la questione occupazionale e il piano industriale.
La mobilitazione e il tavolo di crisi hanno impedito che il settore produttivo degli autobus entrasse in una crisi irreversibile, ma nel momento in cui c’è la capacità produttiva, ci sono le risorse messe in campo dal piano strategico sui trasporti e dal PNRR, c’è la necessità ora di fare un salto e trasformare il tavolo di Industria Italiana Autobus in un tavolo di politica industriale di settore con il contributo importante delle Regioni.
Con la pandemia c’è stata una contrazione del mercato, le amministrazioni locali non stanno utilizzando le gare Consip per ordinare i mezzi necessari al cambio del parco circolante e all’ampliamento del servizio.
Inoltre, il solo mercato interno non garantisce il futuro e pertanto è necessario andare oltre il mercato domestico e competere anche nelle gare a livello europeo.
Occorre quindi costruire l’intera filiera attraverso volumi, politiche industriali di sviluppo, investimenti e una compagine societaria e industriale capace di affrontare i grandi cambiamenti in atto del servizio della mobilità.
L’azienda ha comunicato che sta continuando con l’implementazione del piano industriale, proseguono le attività di internalizzazione di produzione e stanno arrivando a completamento gli investimenti sugli impianti e sulla manutenzione. Inoltre continua la ricerca e lo sviluppo di nuovi modelli in particolare LNG ed elettrici.
Invitalia ha poi comunicato che verrà stipulato un contratto di sviluppo per avere ulteriori risorse da investire nelle motorizzazioni alternative e che sono stati avviate interlocuzioni con potenziali player per lo sviluppo di nuovi servizi integrati e nuovi prodotti a partire dall’elettrico e dall’idrogeno.
La Fiom e la Cgil sono impegnate con le lavoratrici ed i lavoratori a imprimere una svolta ad un processo di reindustrializzazione che oltre a migliorare l’ambiente ed il servizio alla mobilità pubblica dovrà garantire la crescita occupazionale”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Fiom-Cgil e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale
Uffici stampa Cgil e Fiom nazionali
Roma, 29 aprile 2021