“La decisione presa dal Governo con il Decreto Sostegni di interrompere dal 30 giugno il blocco dei licenziamenti è un danno ai lavoratori dell’industria e all’interesse generale del Paese.
L’emergenza pandemica persiste ed ha un forte impatto sui metalmeccanici, ma stando al provvedimento del Consiglio dei Ministri dal 1° luglio le imprese potrebbero tornare ad aprire procedure di licenziamento come nella situazione pre-pandemia.
La Fiom chiede una modifica sostanziale del provvedimento garantendo alle lavoratrici ed ai lavoratori il pieno utilizzo degli ammortizzatori sociali disponibili, impedendo per questa strada i licenziamenti e garantendo continuità agli attuali occupati.
La Fiom ritiene inoltre che al contempo siano rivisti gli ammortizzatori e gli strumenti necessari ad una transizione non traumatica sul piano sociale della trasformazione industriale, ambientalmente compatibile e digitale, attraverso un investimento sul contratto di solidarietà difensivo ed espansivo, ed il fondo nuove competenze. E’ necessario intervenire con adeguate misure normative ed economiche: aumentare l’indennità di cassa e favorire la rimodulazione e la riduzione dell’orario di lavoro. Infine, promuovere la staffetta generazionale rivolta all’occupazione giovanile.
Lo Stato ha ritenuto i lavoratori dell’industria, dall’inizio della pandemia, fondamentali ed essenziali per l’intero Paese. Siamo costretti a constatare che i provvedimenti presi nel Decreto Sostegni penalizzano i metalmeccanici ed è fino ad oggi mancato il confronto sul merito. Chiediamo al Governo, ed in particolare ai Ministeri competenti, di aprire il confronto sulle scelte di politica industriale e occupazionale nell’industria.
Per la Fiom le risorse, a partire da quelle del Recovery Fund, potranno innovare la nostra industria se valorizzeranno il lavoro, pertanto riteniamo fondamentale che i piani industriali siano realizzati insieme a piani occupazionali condivisi con le lavoratrici ed i lavoratori.
I sindacati dei metalmeccanici, Fiom Fim e Uilm, hanno chiesto nei giorni scorsi un incontro ai Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro per affrontare le crisi dall’elettrodomestico all’automotive, dalla siderurgia all’aerospazio: settori strategici per l’Italia in cui sono a rischio migliaia di posti di lavoro. E’ pertanto indispensabile un tavolo in cui le nostre proposte siano oggetto di un confronto vero con il Governo”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa