“CNH Industrial nell’incontro separato dagli altri sindacati presenti in azienda ha comunicato che a fronte delle richieste avanzate dalla Fiom di un riconoscimento economico alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno subito gli effetti negativi della pandemia ha risposto con l’erogazione di 550 euro per gli stabilimenti che non hanno raggiunto gli obiettivi previsti dal CCSL, mentre per gli stabilimenti che hanno raggiunto gli obiettivi di efficienza è prevista una integrazione di 200 euro.
A marzo saranno erogati 550 euro lordi per gli stabilimenti di Brescia CV, Suzzara, Bolzano, Jesi, Modena, San Mauro, Torino FPT e driveline, Pregnana e 200 euro lordi per Foggia, Piacenza, Brescia MS, Lecce; le quantità retribuite ai lavoratori saranno riparametrate dall’azienda sulla base della maturazione dei ratei e saranno sottoposti alla tassazione ordinaria.
La Fiom ritiene insufficiente le quantità economiche previste e la modalità di maturazione.
Le perdite subite dall’inizio della pandemia sono state pesanti per le lavoratrici ed i lavoratori per l’incidenza negativa sul salario della cassa integrazione, della mancanza di maturazione dei ratei di ferie, permessi e tredicesima mensilità per le giornate non lavorate.
I lavoratori hanno lavorato per garantire la produzione in sicurezza, la CNHi ha perso l’occasione per riconoscere il lavoro svolto.
La Fiom terrà assemblee in tutti gli stabilimenti per confrontarsi e decidere con i lavoratori”.
Lo dichiarano in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 11 febbraio 2021