“Arcelor Mittal Corporate ha comunicato oggi i risultati finanziari dell’esercizio 2020 con un andamento migliore rispetto al 2019 ed in particolare con una spinta concentrata nel quarto trimestre quando l’insieme del settore siderurgico ha registrato una generale crescita della domanda e dei prezzi dell’acciaio.
Il fatturato del quarto trimestre è stato superiore ai 14 miliardi di dollari, con un utile netto di 1 miliardo e 200 milioni di dollari rispetto alla perdita di 261 milioni registrata nello stesso quarto trimestre del 2019.
Il board di Arcelor Mittal ha quindi approvato una nuova politica di remunerazione del capitale per pagare un dividendo annuale crescente (0,30 per azione) e per destinare la metà del “circolante” residuo ad un programma di riacquisto delle azioni.
Entro il 2021 Arcelor Mittal porterà a termine quindi una operazione di buyback da 570 milioni di dollari con l’effetto di ridurre il numero delle azioni sul mercato e la loro relativa rivalutazione.
Si conferma una strategia di remunerazione a breve del capitale e di attenzione agli azionisti mentre la dinamica degli investimenti produttivi privilegia aree di Paesi extra europei: India, Messico, Brasile e Liberia.
E’ quindi urgente che l’ingresso di capitale pubblico e l’accordo sull’assetto societario di Arcelor Mittal Italia garantisca impegni e vincoli nelle strategie di investimenti e si preoccupi di bilanciare le attese e le prospettive degli azionisti con quelle della produzione, dell’occupazione, della sostenibilità ambientale. Non si può correre il rischio che l’iniezione diretta di capitale pubblico (412 milioni) ed indiretta (la cassa Covid-19 è a totale carico della spesa pubblica) possano, in forme diverse, prendere la strada della remunerazione speculativa del capitale”.
Lo dichiara Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa