“In un incontro richiesto urgentemente da Fim, Fiom e Uilm tenuto con il dirigente del Ministero dello Sviluppo economico Dott D’Addona, delegato dalla sottosegretaria Alessandra Todde, abbiamo manifestato la forte preoccupazione circa la fattibilità del Polo industriale Italcomp, visti i continui no avuti dalla Commissione europea sulla richiesta dello Stato italiano di poter dare la sua garanzia al prestito in favore di ACC.
ACC si trova difatti nella incredibile situazione di non poter evadere ordini di compressori, avuti da tutta Europa, per un valore di oltre 2,5 milioni, a causa della difficoltà ad ottemperare il pagamento dei fornitori dovuta a scarsa liquidità.
Il Ministero ci ha comunicato che è stata istruita la pratica per chiedere un prestito a Sace dove si avrà una risposta entro circa 10 giorni e che si stanno provando ad aprire linee di credito con banche del territorio bellunese. È in fase di definizione anche la procedura per la costituzione della società ItalComp con un capitale sociale formato per il 70% da risorse pubbliche.
Abbiamo chiesto di avere un incontro urgente già dalla prossima settimana per avere ritorni di queste due azioni.
Nel frattempo sui territori concorderemo con i lavoratori azioni di lotta nel caso in cui la vertenza non trovi soluzione concrete per il mantenimento occupazionale.
Il Governo ha assunto degli impegni ed elaborato un piano che finalmente offre una opportunità di rilancio sia ad ACC sia a Embraco: chiediamo che tale piano proceda nonostante l’ostruzionismo della Commissione europea.”
Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 26 gennaio 2021