Oggi abbiamo inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo economico per chiedere che venga convocato un incontro di verifica complessiva sulla situazione aziendale, occupazionale e industriale di LFoundry, tenuto conto di alcuni elementi di particolare criticità emersi, nel corso del 2020.
In particolare, in riferimento al processo di transizione di LFoundry all'interno di Sparc da Foundry a Idm, previsto nel piano industriale illustrato dall'azienda in sede ministeriale, che sembrerebbe confuso e privo di strategia.
L'azienda ha dichiarato che lo stabilimento di Avezzano dovrà essere in grado di mettere in campo gli investimenti in modo autonomo rispetto alla casa madre. Questo obiettivo, però, mal si coniuga con gli effetti di quella evoluzione del mix produttivo annunciato dall'azienda che vedrebbe una importante riduzione della produzione di sensori di immagine a favore di dispositivi power, meno redditizi oltre che destinati a un mercato molto esposto alla concorrenza di insidiosi competitori.
Inoltre, tenuto conto dei processi industriali legati alla loro produzione, significativamente più semplici, si prospetta il rischio concreto di un impatto sui livelli occupazionali.
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dall'emorragia di competenze nei primi otto mesi del 2020. Trenta persone hanno deciso di abbandonare l’azienda e il territorio a causa della forte incertezza percepita per l'assenza di strategie a medio e lungo termine.
Di fronte a questi numeri, la potenziale erosione di esperienza e competenza, punti di forza dello stabilimento di Avezzano, pone sotto i riflettori il tema della salvaguardia della capacità di sviluppo dell'intero sito.
Nella fase di ricostruzione che il Paese si appresta ad intraprendere, non può sfuggire il ruolo strategico che lo stabilimento di LFoundry può ricoprire nell'ambito dello sviluppo del settore della microelettronica in Italia.
Il bagaglio trentennale di esperienza internazionale e le competenze che esprime rappresentano un valore per il territorio e per la nazione, da preservare e valorizzare.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm nazionali
Fim Fiom Uilm e Failms territoriali
Roma, 4 settembre 2020