Il rapporto tra la Fiom nazionale e la Fiom di Brescia si perde nel tempo e nella capacità di declinarsi in modo dialettico e franco che riempie di significato la parola Federazione. Chi cerca nella storia della Fiom trova tanti dirigenti bresciani importanti ma come sempre accade occorre rifugiarsi nella memoria orale o in quella della quotidianità senza limiti, se non quelli dell’essere umano, per trovare nomi che hanno contribuito all’idea originaria stessa del sindacato: insieme e giustizia.
Sono tanti, ma oggi stiamo parlando di Ermes Bazzani e di Roberto Rubicondi che a più riprese hanno incrociato con la loro passione e il loro sapere le iniziative della Fiom e che sono venuti a mancare, vittime del Coronavirus.
Dalle questioni organizzative a quelle comunicative, dall’app della Fiom al contratto nazionale, dagli archivi alla formazione. A disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso l’organizzazione. Ciò che li ha accomunati negli anni di militanza e di lavoro è stato il carattere rigoroso dei loro interventi e delle loro pratiche perché così doveva essere nei confronti di chi stava in fabbrica. Su questo non si discuteva, ci voleva il massimo impegno nei confronti di chi si intendeva tutelare ed Ermes e Roberto in questo sono stati un esempio.
La Fiom nazionale è vicina alle compagne e ai compagni di Brescia, alle delegate e ai delegati che hanno avuto occasione di conoscerli.
Fiom nazionale
Roma, 18 marzo 2020