“Sono più di una, ormai, le lettere di contestazione giunte ai lavoratori che operano nei cantieri navali di Fincantieri sulla base di presunte segnalazioni operate dalle guardie addette alla tutela del patrimonio aziendale, le GPG.
Ultimo episodio in ordine di tempo nel cantiere di Marghera a Venezia, dove la direzione aziendale ha comminato un giorno di sospensione a un lavoratore in seguito a quanto dichiarato da una guardia giurata.
La normativa stabilisce chiaramente che il potere gerarchico, di controllo e disciplinare cui i lavoratori dipendenti dell’azienda sono sottoposti va esercitato direttamente e non può essere appaltato a società terze. Eventuali mancanze da imputare ai lavoratori vanno segnalate da personale diretto di Fincantieri.
Le attività di vigilanza, controllo del perimetro aziendale, difesa dei beni aziendali sono attività importanti e sono una cosa ben diversa dal controllo dei lavoratori. Al riguardo lo Statuto dei Lavoratori all’art. 2 disciplina chiaramente questa materia e i limiti all’utilizzo delle GPG.
Fincantieri, invece di mettere in contrapposizione i lavoratori, applichi le leggi e usi il buon senso. L’utilizzo delle guardie giurate per scopi diversi da quanto previsto dalla legge e dal CCNL non sono tollerabili.
Riteniamo molto grave quanto sta avvenendo soprattutto se consideriamo che questa attività di controllo viene svolta all’interno dei luoghi di lavoro addirittura con personale armato.
La Fiom-Cgil vigilerà sulla corretta applicazione delle norme di legge e di contratto intraprendendo, se necessario, le dovute iniziative a tutela dei diritti dei lavoratori tutti all’interno dei cantieri, invitando nel contempo i lavoratori a segnalare alle RSU quanto da noi denunciato”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Roberto D’Andrea, coordinatore nazionale Fincantieri per la Fiom-Cgil e Michele Valentini, segretario generale Fiom-Cgil Venezia.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 19 febbraio 2020