“Fim, Fiom e Uilm di Torino hanno organizzato un’iniziativa unitaria ‘48 ore contro la crisi', due giorni di confronto e dibattito, oggi e domani, a piazza Castello perché lo stato di crisi dell’automotive sia affrontato con urgenza. Torino è la punta dell’iceberg della crisi di mercato e di innovazione tecnologica necessaria alla produzione di nuovi modelli che si sta abbattendo sui metalmeccanici dell’automotive che perdono occupazione e salario.
L’aumento della cassa integrazione nel polo Torinese di Fca, l’estensione degli ammortizzatori sociali fino alla dichiarazione di cessazione di interi stabilimenti della componentistica sono un’emergenza nazionale.
È necessario un piano straordinario che affronti nel merito le proposte che Fim, Fiom e Uilm stanno ponendo per guidare la transizione e salvaguardare l’occupazione e la capacità di creare mobilità che a Torino coinvolge metalmeccanici, Politecnico e imprese.
Torino deve diventare la “capitale della mobilità” sicura ed ecologica. Per poter realizzare questo progetto è necessario investire nelle tecnologie delle batterie e nella produzione di auto ecologiche di massa. Per abbattere le emissioni e fare occupazione bisogna creare e produrre auto accessibili alle persone.
È necessario che Fim, Fiom e Uilm in tutti i territori e a livello nazionale valorizzino e moltiplichino le iniziative per ottenere dalle istituzioni un confronto che coinvolga tutte le imprese del settore a partire da Fca”.
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa