“Ci sono stati tre gradi di giudizio che riguardavano i quattro lavoratori di Fincantieri, licenziati ingiustamente per abbandono del posto di lavoro che hanno visto le prime tre istanze dare ragione agli stessi reintegrandoli.
Nell’ultimo appello però la Cassazione, rinviando al secondo grado, pur confermando la illegittimità del provvedimento, prevede il solo risarcimento economico ma non la reintegra sul posto di lavoro dei quattro lavoratori licenziati.
La Fiom chiede alla politica il ripristino dell’articolo 18, abrogando le modifiche fatte dal decreto legge 92\12 e successivamente nel 2015 dal jobs act.
Pertanto chiediamo che il governo ripristini le norme alle condizioni precedenti al 2012 della legge 300\70, perché riteniamo che il licenziamento illegittimo debba prevedere il reintegro.
Non possiamo pensare né accettare che l’ indennizzo sani il torto subito, di fatto danneggiando i lavoratori.
Appare chiaro che in un paese democratico le leggi debbano tutelare i soggetti più deboli, in questo caso i lavoratori che pur avendo ragione, sono danneggiati.
Le modifiche che chiediamo invece, ristabiliscano i diritti e le tutele contro gli ingiusti licenziamenti”.
Lo dichiara in una nota Livio Menon, segretario generale Fiom-Cgil Gorizia
Roma, 28 gennaio 2020