“Nel corso dell’incontro di oggi “Linea D’Appalto”, organizzato dalla Fiom nazionale presso la sede della Cgil, è stato avviato un percorso che dovrà portare ad una mobilitazione unitaria generale per combattere la giungla degli appalti e il sistema dell’illegalità. Nei prossimi giorni partirà una lettera unitaria di richiesta di incontro al Governo per affrontare le diverse questioni”. Si legge in una nota della Fiom-Cgil nazionale
“Dobbiamo mettere le persone che lavorano negli appalti insieme: nelle stesse condizioni di lavoro, con lo stesso salario, e con gli stessi diritti. - spiega Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil - Senza il lavoro non si può affrontare il cambiamento, a partire dal settore degli ultimi, che sono i lavoratori degli appalti.
È per questo che nelle prossime settimane avvieremo un percorso unitario per costruire una mobilitazione a partire dalle singole vertenze ma che coinvolga il settore degli appalti tutto.
Con questa mobilitazione porremo al Governo il tema del rispetto della legalità negli appalti e nei subappalti. Spesso nel sistema degli appalti sono presenti infiltrazioni della criminalità organizzata. È una questione di legalità, ma anche di rispetto dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“La frantumazione e la precarietà nel mondo del lavoro metalmeccanico - dichiara Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil - sono rappresentati dal sistema degli appalti in cui si comprimono i salari, i diritti e le tutele. Per la Fiom la sfida è garantire lo stesso salario e gli stessi diritti a tutti qualunque sia il datore di lavoro. Gli stessi diritti sindacali, a partire dalla rappresentanza, e la certezza della continuità del posto di lavoro. Occorre rendere visibile finalmente il lavoro negli appalti. Riteniamo che in questo ambito possa essere sperimentata la contrattazione inclusiva al fine di mettere insieme le delegati e i delegati di tutta la filiera”.
Roma, 27 gennaio 2020